Solo un pomeriggio a disposizione, non riusciro’ ad allontanarmi dalla città di Maputo….mentre cammino sogno il parco Krugher che pero’ dista 4 ore di macchina. Per questa breve toccata e fuga decido di affidarmi al mezzo di trasporto urbano per eccellenza; il Tuc Tuc, ovvero una versione taxi della mitica Piaggio Ape
La mia guida è un ragazzo che parla pochissimo inglese e cerca di spiegarsi in portoghese convinto che un italiano possa capirlo,questa città ,che adesso è una provincia autonoma, è stata fondata nel XVIII secolo dai portoghesi e presenta un’architettura curata e particolare;
in centro si trovano un paio di strutture progettate da Gustave Eifel nello specifico la stazione ferroviaria e un improbabile casa costruita in ferro.
Sul lungo mare il tuc tuc viaggia piano, l’aria umida si mischia al puzzo di miscela e alla salsedine…la città scorre senza colpirmi particolarmente, come succede ultimamente mi coliscono i volti delle persone; qua non sono molto socievoli e non apprezzano le fotografie…rubo scatti e momenti ecco la vita a Maputo, Mozambico.