Kathmandu, il cuore del Nepal

Non mi ero fatto una precisa idea di cosa aspettarmi da Kathmandu; in maniera semplicistica gli associavo quello che è lo stereotipo del Nepal….calma, semplicità, natura.
Niente di più falso; la città è una vera e propria apocalisse urbana, smog, polvere e rumore non ci sono regole alle quali i cittadini fanno riferimento!!
Katmandu è complessa nel suo animo, ti frastorna con i suoi contrasti e ti stimola a guardare meglio al di là di come appare, perché è un posto unico…..è il punto di partenza per le avventure sulle montagne più alte del mondo , è il luogo che ti carica l’animo prima e ti cura il corpo dopo.

Immagine della struttura urbana di Ktm

Immagine della struttura urbana di Ktm

La vita più mondana della città si sviluppa attorno al quartiere di Thamel, dove il turismo la fa da padrone…..l’aria orientale si mischia a quella occidentale in un mix bizzarro, i templi indu sono vicino ai piano bar, bazar di ogni genere lungo le strade ed innumerevoli negozi di materiale da montagna rigorosamente contraffatto.

Tra i clacson e i motorini che sfrecciano ci si inoltra nei vicoli labirintici fino a perdersi per scoprire realtà e scorci lontani a quelli al quale siamo abituati..

Quello che viene considerato il monumento principale è Durbar square, la piazza reale ricca di pagode, esprime al massimo le capacità artistiche del popolo nepalese dei newar, che in questo luogo si sono cimentati in meraviglie architettoniche notevoli.
L’atmosfera è serena, famiglie festose, bambini che giocano tra le inquietanti rappresentazioni indù.


Anche se in netta minoranza a Kathmandu è diffuso anche il buddismo, sia si radice nepalese newari, che di radice tibetana; molti monaci si sono trasferiti qui a seguito della persecuzione cinese per praticare in pace la loro filosofia di vita.
Appena fuori città in un altura panoramica si trova il complesso religioso di Swayambhunath, meglio conosciuto come “Tempio delle scimmie” per via delle numerose scimmie che lo popolano, sito venerato dai buddisti, ma anche dagli induisti, secondo la leggenda nato in tempi antichi su una pianta di loto che emanava una splendida luce.

Il tempio è costituito principalmente da una grande Stupa centrale posta in cima ad una scalinata da 365 scalini che vengono percorsi dai fedeli ogni mattina e sera; nel complesso molto grande si trovano anche punti di preghiera minori. Sopra la cupola di ogni stupa sono disegnati in tutti e quattro i punti cardinali gli occhi del Budda che simboleggiano la conoscenza e la compassione.
Camminando qui si viene inglobati alla folla; profumi di incenso, gente che bisbiglia, campane che suonano, mani che si tendono, scimmie furtive che cercano di rubare cibo.. è tutto sparso senza una propria distribuzione è un flusso libero come il pensiero.

Un altro luogo molto visitato è la stupa di Boudhanath non troppo distante da Thamel, sito buddista di estrazione tibena è una delle più grandi stupa del pianeta e dagli anni 90 anche patrimonio dell’UNESCO. Siamo arrivati in questo luogo a piedi prossimi al tramonto assieme ad una folla frenetica diretta al tempio per la preghiera serale. Sono rimasto decisamente colpito dalla grandezza della struttura, ma sopratutto come questa con la sua mole e i suoi colori si stagliasse con quello che lo circondava. Lo stucco bianchissimo sagoma bene le geometrie contro il cielo blu della sera; alla sua base centinaia si persone vorticano in senso anti orario muovendo le ruote di preghiera recitando contemporaneamente i mantra mentre le bandiere di preghiera sventolano nel vento ovunque.

Il sole cala e l’aria si riempie del profumo di ginepro bruciato, si accendono le candele ad ogni preghiera, si girano le ruote e si suonano le campane ad ogni giro….siamo al culmine di un altra giornata nel cuore del Nepal.

In questo breve articolo ho riassunto parte di quello che ho vissuto a Kathmandu, seguiranno altri articoli fotografici su questo particolare luogo… in particolare sull’esperienza vissuta ad una cremazione Indù e sulle vicine città reali di Patan e Bhaktapur; quindi per il momento vi lascio con questo racconto che spero vi piaccia…..ma rimanete sintonizzati!!!

5 risposte a “Kathmandu, il cuore del Nepal

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